mercoledì 30 marzo 2011

MANICHINI SPECIAL K PER KELLOGG'S

Ai creativi dell’agenzia H&C-Leo Burnett Beirut è venuta in mente questa campagna alternativa di ambient marketing in progress per i cereali “Special K” di Kellogs.
Mettere in mutande i manichini sorprende, incuriosisce e mostra l’effettivo effetto benefico del prodotto.


Fonte: www.marketingjournal.it

venerdì 25 marzo 2011

MANGO RIVOLUZIONA IL MONDO DELLE BLOGGERS

Mango, il marchio spagnolo di fashion design internazionale, mette in atto una divertente iniziativa online dal nome Mango loves fashion bloggers, nella quale, bloggers di differenti paesi, dovranno dimostrare le loro abilità come fashion stylists.

L’iniziativa, che comprende 2 fasi, si avvarrà della presenza di sette bloggers internazionali: l’americana Nathalie Suárez (http://natalieoffduty.blogspot.com/), l’italiana Chiara Ferragni (http://www.theblondesalad.com/), la messicana Andy Torres (http://www.stylescrapbook.com/), la spagnola Silvia García (http://www.bartabacmode.com/), l’inglese Poppy Dinsey (http://wiwt.com), la svedese Lina Söderström (http://linadimoda.freshnet.se/) e la francese Denni Elias (http://thechicmuse.blogspot.com/).
Il 3 maggio sarà dichiarato il nome della vincitrice, che riceverà in premio 20.000 euro e che
diventerà la nuova It Girl del marchio per la stagione Autunno/Inverno 2011. Inoltre, sarà invitata alla sfilata che Mango organizza ogni stagione per presentare la sua nuova collezione. Attualmente, Mango si avvale di un suo blog di tendenze, dal nome Keep the Beat, ed è presente su Facebook con 1.700.000 fans, su Twitter con 2 profili (twitter.com/Mango e twitter.com/HeByMango) e su Youtube con un canale Premium: youtube.com/mangofashion.


mercoledì 23 marzo 2011

ANCHE REPUBBLICA SI ACCORGE DEI SOCIAL...

E' apparso ieri su www.repubblica.it  l'articolo: "Il web cambia la pubblicità".
Ve ne riporto un estratto.

C'È  chi ride e c'è chi piange. Ma soprattutto, c'è chi non sa se fare la prima o la seconda cosa. La fotografia scattata dal Politecnico di Milano ai media italiani è piena di promossi, bocciati e tanti rimandati che in futuro potrebbero però diventare la punta di diamante dell'intera classe. Rispetto all'anno precedente, periodo nero per i bilanci, nel 2010 torna il segno positivo e oltre allo strapotere della televisione in termini di introiti pubblicitari, anche il Web comincia a farsi sentire. Generando utili tali che, in prospettiva, potrebbero forse avere un ruolo non marginale. Infine i nuovi modelli di business tutti ancora da verificare, da Facebook alle "smart tv", al mondo delle applicazioni, che per ora valgono pochi spiccioli ma sui quali in tanti stanno scommettendo.
Il boom dei "social media" in Italia
"Sono quattro, a nostro avviso, i trend principali che hanno caratterizzato il mondo Internet nel 2010", racconta Andrea Rangone. "Due all'insegna dell'evoluzione rispetto al 2009 e due completamente nuovi. I due trend di natura evolutiva sono la diffusione dei social network e la proliferazione dei contenuti video sui siti di informazione. Quelli nuovi invece sono la trasversalità del modello di business delle applicazioni, passa dai cellulari alle tv fino ai pc, e l'imporsi di una nuova tipologia di dispositivi come i'iPad".
Partiamo dai social network o, come li chiama Rangone, dai "social media". Sono oltre 21 milioni gli utenti registrati ad almeno un social network, pari ad oltre l'80% di tutti gli utenti Internet attivi italiani. Il ruolo dominante è svolto da Facebook che, a fine 2010, ha sfiorato i 18 milioni di utenti arrivando a coprire oltre il 90% dei giovani italiani tra 0 e 24 anni ed il 63% di quelli tra i 25 ed i 30 anni. Il tempo speso sui social media mensilmente dalle persone è di circa 7 ore, solo gli australiani da questo punto di vista ci superano. Ed è un settore che si sta spostando su piattaforma mobile: oltre 4 milioni gli Italiani accedono ai social network tramite smartphone. "Sono due, a nostro avviso, i punti interrogativi che riguardano i social network", puntualizza Andrea Rangone. "Il primo riguarda i ricavi, il secondo invece il ruolo svolto nei confronti degli altri media. Per quanto riguarda il primo punto, visto il modello essenzialmente basato sulla pubblicità, non si capisce bene la reale capacità di rendere interessante per gli investitori pubblicitari un ambiente dove i contenuti non sono controllabili (essendo user-generated). 
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venerdì 18 marzo 2011

IL "LATO B" DELLA PUBBLICITA'

Il callipigio ( letteralmente belle natiche) è sempre più protagonista nel nostro mondo. Per augurare buona fortuna insieme alla balena, per insultare la gente, ma anche per tirare un po’ su l’audience di certi programmi televisivi: celebre è stata la polemica sul Lato B delle ragazze partecipanti a Miss Italia. ( vedi foto interne)
Ma il Lato B, e non solo ultimamente, è sempre più protagonista delle pubblicità ” a tutto tondo”, e non è solo un modo allegorico di dire, dove la fantasia combacia con la realtà. Appare soprattutto sui manifesti e sui billboard outdoor che incontriamo per le nostre città.
La pubblicità ha capito che un bel sedere, ma anche uno brutto, messo in mostra attira sempre la nostra attenzione: per curiosità, e per vedere cosa pubblicizza, diamo tutti una sbirciata. E a volte si tratta di prodotti che con il Lato B c’entrano, come capi di abbigliamento o lingerie. Mentre altre volte i collegamenti sono alquanto oscuri.
La storia della pubblicità è densa di esempi.



 Sia quella del passato, sia quella più recente. E soprattutto i cartelloni pubblicitari che troviamo on the road sono pieni di questi sederoni enormi o sederini maliziosi.
E non è un fatto tipico solamente del nostro paese: anche all’estero la situazione è analoga. Tanto che, ad esempio, a Malta si è discusso se queste pubblicità fossero un pericolo per la sicurezza pubblica.
Immaginatevi la scena. Un automobilista è alla guida della sua vettura. All’improvviso incontra questo cartellone pubblicitario dove il Lato B di una bellissima ragazza, dalle curve perfette, dal sedere sodo e dall’inesistente cellulite, propone un qualche prodotto, che magari all’automobilista neanche interessa. L’occhio ci cade lo stesso. E così lo sguardo passa dalla strada al cartellone pubblicitario, distraendo l’automobilista. Che può così causare incidenti stradali… Ed essere un pericolo per sè e per gli altri!
Nonostante queste discussioni, che spesso sono arrivate anche in Europa e nel nostro paese, queste pubblicità continuano ad esistere e i pubblicitari continuano a proporcele in tutte le salse e su tutti i mezzi di comunicazione di massa: in televisione, sui giornali, sui mezzi di trasporto e sui cartelloni pubblicitari. Per fortuna alla radio ci risparmiano per ovvi motivi…:D!
Scopriamo allora insieme i Lati B più famosi di tutto i tempi e quelli più curiosi e particolari...
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martedì 15 marzo 2011

UNITA' D' ITALIA: LA COMUNICAZIONE E' UGUALE PER TUTTI

Non è certo la prima volta che una festa nazionale è fonte di ispirazione per comunicatori e pubblicitari. Ma, vista la natura esclusiva della festa, il 150° anniversario dell‘Unità d‘Italia, la cosa assume un tono particolare. In special modo, se l‘invito a utilizzare la festa come veicolo privilegiato di comunicazione è avallato da un progetto che gode della supervisione dell‘Associazione Italiana della Comunicazione Pubblica e l‘appoggio delle principali istituzioni del Bel Paese.
I destinatari di questo invito, ossia le pubbliche amministrazioni, le Associazioni, gli Enti e le imprese, sono infatti invitate a utilizzare supporti di comunicazione standard, ma anche personalizzabili, per comunicare l‘evento “Italia Unita DuemilaUndici”. Più in particolare, il progetto è strutturato secondo un format specifico, modificabile in rapporto alle tipologie e alle strategie di comunicazione: gli strumenti messi a disposizione dal progetto sono rappresentati da un apposito kit di supporti comunicativi, integrati, all‘occorrenza, da altri strumenti e servizi, come ad esempio un call center, una carta servizi/agevolazioni, un‘offerta viaggi nei luoghi più significativi dell‘Unità d‘Italia e da una completa copertura di tipo giornalistico.
In pratica, secondo questo modello viene data la possibilità ad aziende, enti e associazioni di poter usufruire di un piano di comunicazione già preformato e scalabile, adattabile alle varie situazioni di comunicazione e di business: un aiuto concreto alla progettazione e all‘attivazione di un proprio progetto di comunicazione, sia esso B2B o B2C, legato ai temi della solidarietà e dell‘unità nazionale.
Il punto di riferimento, nonché strumento di aggregazione delle informazioni e delle varie attività, è rappresentato dal sito web dedicato www.150italiaunita.it; sito a cui è affiancata anche un‘apposita applicazione iPhone, rivolta per lo più agli emigranti italiani sparsi in tutto il mondo, che si ritrovano a vivere questa importante ricorrenza lontano dalla loro terra d‘origine. L’applicativo iOS è strutturato con uno specifico percorso cronologico, corredato da quiz e giochi, e da una lista dei siti più significativi di informazione sull’unità e sull‘italianità. Inoltre, l‘app contiene anche notizie essenziali sul grande appuntamento di Expo2015, nonché la possibilità di apprendere l’inno italiano “Fratelli d‘Italia” attraverso lo strumento, sempre attuale e sempre divertente, del karaoke.

Di Roberto Bonin su mymarketing.net

martedì 8 marzo 2011

IL VIDEO VIRALE DEL MOMENTO

Cosa succede quando una bella idea creativa incontra un'attrice bella, brava e simpatica?
Quasi 400.000 click in 24 ore!! Giù il cappello...

lunedì 7 marzo 2011

I 50 TOP BRAND NEI SOCIAL MEDIA

Alterian & Yomego hanno recentemente stilato la classifica dei 50 brand con la migliore reputazione sui social media, aggiornata a Febbraio 2011.
I colossi nel settore tecnologico occupano i primi posti della classifica. Il sito di shopping e aste online Ebay ha battuto Apple (2°), Google (3°), Blackberry(4°) e Amazon(5°).
La metodologia utilizzata per calcolare la classifica si basa su un algoritmo che aggrega i dati di reach, satisfaction e recency per ogni singolo brand.
Di seguito l´infografic dove è riassunta la classifica.


venerdì 4 marzo 2011

CORAGGIOSA GUERRILLA NISSAN SU AUTO DI LUSSO

E chi l'ha detto che con un certo tipo di target bisogna necessariamente comunicare in modo tradizionale???


giovedì 3 marzo 2011

SOCIAL MEDIA MARKETING PER HOTEL

Prima di partire con il piano di social media marketing per hotel è necessario dare uno sguardo a quanto accaduto l’anno precedente al fine di non commettere gli stessi errori.  E’ altresì importante analizzare qual è stata la campagna di social media a maggiore impatto che è stato seguita da un numero importante di fan e quale è stato il post che ha ottenuto più commenti e discussioni. La riuscita di un piano passa anche attraverso queste analisi. Ecco in 5 punti le strategie da attuare su Facebook e Twitter
  1. Scrivere contenuti interessanti e coinvolgenti
    E’ importante coinvolgere la clientela e costruire una relazione stabile. E’ fondamentale scrivere dei post interessanti per provocare una risposta e far crescere l’interazione. I contenuti dei social, anche quelli multimediali, non devono essere assolutamente a senso unico.  Date una voce ai vostri clienti e incoraggiateli ad interagire, inviare immagini e contributi che, quasi sempre, forniscono informazioni utili.
  2. Integrate offerte uniche nella vostra strategia di social media
    La vostra presenza sui social media dovrebbero avere un valore univoco rispetto alla presenza sul sito web. Pertanto è necessario fornire offerte uniche per i fan e i seguaci o creare un accordo in esclusiva a disposizione dei fan. Solo se offrite qualcosa di unico per i fan e follower create valore che porterà ad un aumento di visite della pagina e degli stessi follower. Potete creare delle campagne promozionali con codice che si trova solo sulle Pagine di Facebook oTwitter. Potreste utilizzare anche dei messaggi a tempo ovvero dei post il venerdì su Facebook e il martedì su Twitter (esempio) al fine di creare una sorta di aspettativa.
  3. Dare ai fan e follower un motivo per ritornare sulle pagine
    Analizzate il post e mettetevi nei panni del consumatore. Volete rendere i messaggi interessanti e preziosi? La vostra informazione è noiosa e non coinvolgente? Per poter favorire un ritorno dei fan sulla pagina potete prendere in considerazione l’opportunità di far stampare coupon sconti solo sulla pagina social oppure fornire offerte esclusive e pacchetti hotel su una pagina di destinazione privata accessibile solo ai fan e follower. Potete fare anche una campagna branding con presentazione di un nuovo hotel, offrire dettagli su un piatto del vostro ristorante e coinvolgere i fan a scegliere un nome per il nuovo piatto o hotel.
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martedì 1 marzo 2011

COSA E' IL MARKETING?

Dal TagliaBlog  il resoconto di un interessante dibattito online.

 Lo scorso weekend è partita una grossa diatriba sul significato della parola marketing, diatriba scatenata da un post di Fred Wilson che esordisce con:
“Credo che il marketing sia la cosa che fai quando il prodotto/servizio fa schifo, o quando riesci a guadagnare così tanto su ogni cliente marginale che sarebbe folle non investire un po’ per acquisirlo.”

Wilson aggiunge inoltre: “Nella fase iniziale, una startup deve acquisire clienti gratuitamente. In seguito, puoi spendere per l’acquisizione di nuovi clienti” e chiude l’articolo con: “Crea un grande prodotto: il marketing è per le aziende che hanno prodotti schifosi. Se crei qualcosa di straordinario (come Flipboard, Instagram o Instapaper) le gente lo usa, proprio perché è straordinario. E tu non devi fare marketing, perlomeno all’inizio.”
Da un certo punto di vista, il pensiero sembrerebbe sposarsi con uno dei mantra preferiti di Seth Godin, contenuto in un uno dei suoi tanti libri: quello secondo cui un prodotto, per emergere e sfondare, deve essere talmente straordinario da innescare un passaparola automatico e virale, senza aver bisogno di inutili campagne pubblicitarie (buone solo per prodotti mediocri).
Si tratta dell’ormai famosa Mucca Viola, in grado di farsi notare proprio perché tutte le altre sono marroni. Ed è inutile investire tempo e denaro su una mucca marrone, perché non serve a nulla cercare di spingere un prodotto insipido e banale.
E – colpo di scena – Godin stesso è intervenuto a commentare il post di Wilson, dispensando questa perla:
“Marketing è diverso da Advertising.
Se riscrivessi il post sostituendo Marketing con Advertising, non ci sarebbe nulla da ridire.
Marketing è il nome che utilizziamo per descrivere le promesse che una azienda fa, la storia che racconta, il modo autentico in cui mantiene ciò che promette.
Il tuo blog è un esempio. Tu sei un esempio. Il blog è un mezzo per comunicare la tua storia e quella della tua azienda. E lo vivi ogni giorno. Questo è marketing.”