Pare sia in corso una diatriba online attorno al nuovo originale spot Vivident, onair sulle nostre reti da qualche settimana. Il dibattito verte proprio sulla parola "originale" in quanto sembra che i creativi abbiano utilizzato un'idea proposta dai disegnatori de "I Griffin" in una scena dell'episodio 12.
Io penso che i creativi osservano il mondo che li circonda ed assorbono come spugne tutto quanto colpisca il loro interesse lasciando che queste informazioni (visioni) riaffiorino nella loro mente al momento opportuno. Il mondo della pubblicià è pieno di citazioni più o meno volute ed onestamente non mi sento di ridurre ad una accusa di "copioni" tutti i ragionamenti che hanno portato ad uno spot cmq coerente con la passata comunicazione del brand in questione.
Michele
Da: Fanpage Tv
Non sarà una sorpresa proprio shock, ma la chicca di cui vi parliamo sminuisce la presunta simpatia dello spot Vivident Blast: lo sketch della marionetta criticato su Facebook è per alcuni una scenetta divertente e simpatica, sicuramente sorprendente alla prima visione. Peccato che non sia proprio una prima, bensì una seconda visione! Lo spot, infatti, è molto simile ad una scena dell’episodio 12 della seconda stagione del cartone USA I Griffin, dal quale non sappiamo se i responsabili della campagna pubblicitaria della Vivident abbiano attinto, copiato o se non fossero addirittura a conoscenza dell’esistenza di tale episodio (che buona fede abbiamo!).
I fan del movie animato hanno quasi subito notato l’inequivocabile somiglianza tra lo spot della marionetta che tanto sta facendo parlare di se, soprattutto sul web, forse anche in maniera eccessiva, e la scena dell’episodio “15 minuti di vergogna”, de I Griffin.
Nello sketch in questione, Meg Griffin sta vedendo in tv uno show all’americana, dove il pubblico sistemato su gradinate da auditorium segue il dialogo tra due fidanzati, Erica e Mario: il ragazzo deve fare una confessione alla sua donna e dapprima si rivela una donna, poi cambia idea e diventa cavallo e infine i suoi abiti cadono in terra lasciando spazio ad una scopa. La trasformazione da un entità all’altra avviene anche nello spot della marionetta, dove però a diventare altro sono entrambi i protagonisti: il padre è in realtà una donna e il figlio si rivela una marionetta.
lunedì 11 luglio 2011
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" Ennesima dimostrazione di come il Marketing ormai sia in mano a improvvisati dilettanti. Bastano pochi mesi passati a fare un catalogo o ad assistere ad una fiera e si diventa automaticamente Marketing Manager. Noi ci abbiamo messo anni per diventarlo , passando tutta la trafila del Prodotto , del Brand, studiando mercati , comportamenti d'acquisto , posizionamenti e- soprattutto - strategie : ora , invece, il banco e' saltato. Vogliono puntare sui dilettanti ? Teneteveli pure , ma accettatene conseguenze e risultati.... "
RispondiEliminaLeo M.
Quando si è toccato il fondo. Non solo quello, sono pienamente d'accordo con te, tanti ruoli improvvisati da gente che non ha ne arte ne parte, saliti alla ribalta per convenienza aziendale (costa poco) con la idea errata che " qualsiasi persona va bene" tanto è l'azienda che conta, per poi trovarsi con persone completamente digiune in materia a dare consigli come dei fenomeni del settore. INAUDITO. U.M.
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