giovedì 2 dicembre 2010

"PERCHE' TU MI PIACI". UNO SPOT SENZA CLIENTE



C'è uno spot che sta facendo innamorare la Rete. Racconta in poco più di un minuto una storia d'amore lunga una vita, che comincia con una lettera di un bambino a quella che diventerà la sua futura moglie. Una dichiarazione romantica, diretta, ingenua, senza secondi fini. Una promessa cui quel bambino resterà fedele fino alla vecchiaia, quando la sua Poldina dovrà affrontare la malattia. Perché tu mi piaci è un'idea di tre giovani creativi milanesi che con questo video, frutto di due giorni di lavoro “fatto in casa”, sono riusciti a rompere un tabù del mondo della pubblicità, dimostrando che uno spot può avere senso e forza anche senza prodotto e senza marchio. 
PUBBLICITA' SENZA CLIENTI- La clip, caricata sul portale Vimeo il 17 novembre scorso, ha totalizzato in una settimana più di un milione e mezzo di visite. «Non abbiamo fatto altro che postarlo sulle nostre bacheche di Facebook e da lì si è diffuso a macchia d'olio», spiega il regista Davide Mardegan, 26 anni fra qualche giorno e co-fondatore dell'agenzia Cric insieme al coetaneo Clemente De Muro, autore del testo, e al ventottenne Niccolò Dal Corso, produttore esecutivo. Tutti e tre hanno già alle spalle una serie di esperienze in alcune delle più importanti realtà del settore ma hanno scelto di mettersi in proprio, sfidando la crisi e provando a fare qualcosa di diverso. Ovvero confezionare uno spot, parte di una campagna pubblicitaria articolata, non su commissione ma di propria iniziativa, proponendolo poi ad aziende potenzialmente interessate alla storia raccontata.
IL TEST - I nomi restano top secret perché le trattative sono ancora in corso. Ciascuno però, guardando il video, può facilmente immaginarseli. «Posso solo dire che abbiamo puntato in alto e che si tratta di marchi noti al grande pubblico», racconta Mardegan. Dopo averlo proposto ai direttori marketing, "giocando a carte scoperte", cioè avvisando che sarebbe stato visionato anche da altri possibili clienti, i tre decidono di testarlo sul web.
VIRALE - L'accoglienza va al di là di ogni aspettativa e ribalta il parere di illustri addetti ai lavori, che dopo averlo visto, lo avevano stroncato senza pietà, perché la gente non vuole vedere bambini e vecchi che stanno per morire, vuole essere spensierata. I contatti, invece, schizzano subito verso l'alto e i commenti entusiastici si sprecano. Il video viene cliccato in 147 paesi: praticamente in tutto il mondo. Qualcuno lo usa per dichiararsi davvero, qualcun altro lo manda via mail alla fidanzata, c'è chi trascrive il testo della lettera e lo pubblica sul proprio blog o sul proprio profilo Facebook. «Per noi tutto questo è già un successo» ammette il giovane regista. Ma la favola di questo piccolo capolavoro potrebbe non essere finita qui.
Elvira Pollina su corriere.it

Nessun commento:

Posta un commento