No non è una bufala, ne tanto meno un'alterazione della realtà. Secondo quanto pubblicato su Mark Up sembra che:
"molti
e-tailer stiano iniziando a puntare sugli store fisici alla ricerca di
un contatto più intenso con i propri consumatori"(...) Lo sa bene Warby Parker, e-tailer di eyewear, che ha inaugurato nel
quartiere di SoHo a New York il suo primo negozio permanente nel quale i
clienti possono provare le diverse montature e acquistarle online
direttamente nello store.
Il punto di vendita newyorkese non è, però,
solo un negozio al dettaglio bensì un luogo per studiare, attraverso
sensori, wi-fi e tecnologie ad hoc, come le persone si muovono nello
spazio e interagiscono con i prodotti. La raccolta di questi dati
aiuterà Warby Parker a comprendere meglio il profilo dei propri clienti e
a modificare il suo approccio online." (...)
(Fonte: http://www.mark-up.it/articoli/0,1254,41_ART_7002,00.html)
Come interpreatare questa situazione? Sarà un caso isolato o semplicemente l'inizio di una nuova vita per lo shopping tradizionale?
Io sono da sempre convinto che le dinamiche online rispecchino fedelmente le pratiche sociali presenti da sempre all'interno di una società e sono pronto a scommettere che prima o poi non sarà nemmeno più necessario parlare distintamente di online e offline se non come due lati della stessa medaglia.
Michele
lunedì 2 settembre 2013
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