venerdì 20 aprile 2012

ELOGIO DELL'ERRORE (LETTURA CONSIGLIATA)

Oggi vi segnalo un libro che mi hanno fatto scoprire pochi giorni fa e di cui vi riporto la recensione ufficiale scritta sul sito dell'editore. 
Il libro mi incuriosice molto perchè credo che nei reparti R&D e Marketing delle aziende, se si vuole realmente continuare ad inventare qualcosa di nuovo e di diverso sia necessario dotarsi di una cultura dell'errore che ci tolga dalla paura di sbagliare ed incentivi così nei manager italiani la filosofia del think out of the box.
Michele



Cosa facciamo quando ci troviamo di fronte a problemi complessi? Di solito attendiamo che un leader - sia esso un politico, uno scienziato, un manager - ci illumini con la sua grande visione, contiamo sul dettagliato piano d'azione messo a punto dagli esperti o ci affidiamo alle infallibili intuizioni di un guru. In questo libro rivoluzionario Tim Harford dimostra che, nella maggior parte dei casi, nessuna di queste strade conduce a una soluzione.
Il mondo in cui viviamo è tanto complicato e imprevedibile da rendere inutili, quando non nocive, le formule preconfezionate imposte dall'alto o l'expertise dei luminari. Occorre cambiare radicalmente approccio e ricordare come la natura stessa ha risposto a tutte le sfide: con l'evoluzione e l'adattamento. Intessendo abilmente psicologia, biologia, antropologia, fisica ed economia con brillanti resoconti di lezioni "dal basso", Harford costruisce un appassionato elogio dell'errore, mostrandoci come i fallimenti nel campo della lotta al terrorismo, dei cambiamenti climatici, della povertà e delle crisi finanziarie possano ispirare modelli e soluzioni vincenti.
Ci vuole il coraggio, suggerisce l'autore, di uscire dal tracciato e introdurre innovazione e creatività negli affari e nella vita, improvvisare (adattandosi) anziché pianificare dall'alto, agire d'intuito a scapito delle regole. Ci vuole l'impudenza di sbagliare, consapevoli che il metodo per tentativi ed errori tanto vituperato dai cosiddetti esperti è l'unica chiave per addomesticare un mondo complesso e mutevole.

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