lunedì 1 marzo 2010

LA LEGGENDA DEL CONSULENTE

Per chi se la fosse persa, riporto una simpatica storiella che sa di leggenda ma che è molto interessante per convincere i soliti scettici sul valore e l'importanza della componente "consulenza" di qualsiasi servizio. In merito agli aspetti legati al mondo marketing-comunicazione le persone da convincere non mancano di certo, speriamo che seguendo i principi della FunTheory questa "novella possa servire.

Cape Canaveral. 
Siamo nel quartier generale della Nasa e tutto è pronto per il lancio nello spazio di uno shuttle nuovo di zecca. Purtroppo sembra che qualcosa non funzioni e gli ingegneri non riescono ad azionare i motori. Viene allora chiamato d'urgenza il consulente aziendale che ha progettato il potente mezzo. Appena arrivato sul posto, dopo un'attenta analisi della situazione il grande consulente si fa portare un martello ed assesta un colpo secco contro una piccola centralina. Guasto aggiustato, lo shuttle può partire. 
Dopo qualche giorno al quartier generale della Nasa arriva la fattura del grande consulente: 1 milione di dollari! Il generale non riesce a credere ai suoi occhi e chiama il grande consulente per avere una delucidazione.. in fondo gli dice "lei ha solo dato una martellata". Ebbene sapete cosa rispose il grande consulente? " Caro generale, facciamo così: sono 5 dollari per la martellata e tutto il resto perchè sapevo dove darla!"

Michele Rinaldi

10 commenti:

  1. Storiella molto carina. Si basa però su un falso: il consulente medio italiano (e per medio intendo il 95% del campione statistico) vende fumo e non sa costruire nulla. Nella fattispecie, il consulente al massimo sarebbe stato il rompi balle che si fa pagare uno sproposito, questa è la parte realistica della storiella, per indicare chi potrebbe risolvere il problema, ossia il vero progettista dello shuttle.
    Questo commento è chiaramente affetto dalla deformazione ingegneristica del suo autore: me ne scuso.

    complimenti, ottimi post.

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  2. ma perchè gli ingegneri non fanno consulenza?
    pat

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  3. Bellissima!

    Rispecchia esattamente la realtà! (ho le stesso problema)

    R.C.

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  4. Non la conoscevo! grazie! efficace!
    ma oltre al fatto di sapere dove darla, "la martellata", può rendersi indispensabile un punto di vista esterno all'azienda, fuori dalla quotidianità in cui finiscono tutti i collaboratori aziendali oppure una proposta di rinnovamento e cambiamento non vincolato da "questo non piace al capo, al direttore, al titolare, ...", autolimiti e killer aziendali!
    Franco R

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  5. Storiella divertente.
    La realtà dei fatti è però un'altra: molto spesso i consultenti sono bravissimi in teoria, ma totalmente inutili nella pratica. Così si fanno pagare cifre esorbitanti, per parlare come libri stampati e non riuscire mai ad andare nel pratico.
    Il tutto a discapito di una categoria che sempre più viene considerata come un inutile costo...
    Mirna

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  6. Condivido pienamente quanto detto da Mirna. Questa storiella non serve a nulla, magari va bene come barzelletta al Bar del Consulente.
    Se vuoi una storiella che serve te la dico io:
    Una volta i preti dicevano le messe dando le spalle ai fedeli. Le chiese si svuotavano lentamente ed il Vaticano non capiva il perche'. Poi un giorno un Vescovo si chiese: Ma per chi facciamo la messa ogni domenica? Ma per i fedeli!
    Da quel giorno si cambio' il modo di dire la messa con il prete rivolto verso i credenti e le chiese iniziarono a popolarsi nuovamente.

    Saluti

    David

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  7. Magari fosse così facile!
    La consulenza, nelle piccole medie imprese non viene quasi considerata.
    Il consiglio viene dato dal professionista per aggiudicarsi il cliente, o per fidelizzarlo.
    Sono pochi i clienti ad essere disposti a pagare per farsi dare dei "semplici" consigli, senza avere nulla di tangibile e quantificabile in mano.
    Sarà forse perché queste aziende sono ancora gestite dal "capo-padre/padrone" che si è fatto da solo ed è poco incline all'apertura verso le proposte altrui, ma purtroppo è questo che riscontro nelle realtà che frequento. (Ci sono volte in cui devo spiegare perché i costi di Progettazione e Grafica sono separati da quelli di stampa).
    Patrizio B.

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  8. La storiella è carina e ne circolano diverse versioni.
    Ne avevo letta una, tmepo fa, che era incentrata su un pittore famoso - Picasso forse, ma la memoria ora non mi viene in aiuto - che in un parco cittadino sta disegnado quando, riconosciuto, viene avvicinato da una vecchia e grassa signora che gli chiede se per cortesia potessa fargli un ritratto. Il pittore acconsente e, dopo alcuni secondi di meditazione, traccia due righe: il massimo della sintesi.
    La signora è felicissima anche perché, diciamocelo, grassa com'è non le pare vero di potersi vedere rappresentata in due semplici linee ;-)
    Chiede al pittore se gli debba qualcosa per il disturbo e lui le dice una cifra molto alta. La signora, sorpresa, gli chiede come si possa chiedere così tanto per due linee e alcuni secondi di lavoro. Al che il pittore risponde: "Per tracciare le linee ci ho messo pochi secondi, è vero, ma per imparare come farle ci sono voluti degli anni!"
    In ogni caso secondo me, storiella o non storiella, è sempre fondamentale spiegare il perché e il percome non solo di una consulenza ma anche dei propri servizi, progettazione grafica o altro che siano.
    Bisogna essere chiari - e questo non sempre accade - poi se il cliente capisce allora meglio, perché si instaurerà un rapporto di collaborzione proficua per tutti e due,altrimenti sarebbe meglio - non dico sempre perchè si deve pur mangiare - rinunciare al cliente. Non per altro, è che accettando supinamente di dovere regalare determinati servizi solo perché il cliente non ne comprende appieno il valore non si sta cercando di cambiare la situazione. Un gatto che si morde la coda: agendo così si "istiga" il cliente allo stesso comportamento anche in futuro.
    Maurizio P.

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  9. Caro Michele,
    seguo sempre con interesse i tuoi posts. Permettimi però di dire che sconsiglierei di raccontare questa storia ai potenziali clienti. Il messaggio che tu intendi è chiaro, peccato però che ne sottointende un altro altrettanto reale.
    Ma che razza di consulente può essere uno che crea un progetto di tale portata e che si blocca per un guasto simile ? Probabilmente il generale, pagherà il milione, ma poi se ne guarderà bene da affidare simili progetti ad un altro consulente.
    Nella realtà, io vedo che la difficoltà di "convincere" i clienti potenziali sta spesso anche nella loro cattiva esperienza già fatta con altri consulenti. In altre parole, qualcuno è passato prima di noi lasciando sul terreno la famosa centralina che va solo a martellate.
    Gaetano

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  10. Michele, quando ho lasciato il primo post ero in aereoporto aspettando un volo per Monaco.Il motivo del viaggio era un incontro con il management di una azienda tedesca per avere un mandato. Ora sono all'aereoporto di Monaco in attesa del volo di rientro. Ebbene dopo un ora circa di discussione avevo capito che eravamo in un vicolo cieco e che le chances di avere il mandato erano poche. I motivi sempre quelli. Allora approfittando di una pausa caffè e di una atmosfera un po' più rilassata ho raccontato la storiella del consulente della Nasa, commentando però alla fine i due risvolti che essa metteva in luce. Sarà stata la storiella o forse il caffè, ma stà di fatto che dopo qualche sorriso la discussione si è rianimata proprio su quei due argomenti e alla fine mi hanno dato il mandato.
    Con questo non voglio dire che mi puoi mandare fattura, ma se prima o poi ci incontriamo, un aperitivo te lo offro volentieri.
    Poi , come messaggio a tutti quei volenterosi lettori che ci hanno seguito fino a qui nel nostro scambio di posts, posso dire che la storiella ha un suo valore ed è un ottimo spunto di discussione per far risaltare e capire il nostro lavoro. Quindi , il mio consiglio , usatela. Tanto se proprio vi dovesse andar male, potete sempre provare con il piano B : il caffè.
    Gaetano

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