giovedì 14 febbraio 2013

TURISMO E SOCIAL MEDIA

In questi giorni a Milano si svolge la tradizionale BIT (borsa internazionale del turismo) e la mia attenzione si sposta così sul mondo del turismo e l'utilizzo dei social media come leva strategica per conquistare la fiducia dei consumatori. Ho ripensato ad un vecchio articolo scritto da Luca de Biase sul Sole 24 Ore e ho pensato di riproporvelo in quanto credo che le sue riflessioni siano estramemente attuali anche a distanza di 12 mesi. 
Michele

Certo, ci sono pochi settori economici che hanno conosciuto l'impatto di internet quanto il turismo. Il settore è uno dei più grandi nel commercio elettronico, in Italia e altrove. Anche perché in fondo vende software: biglietti, prenotazioni e conoscenze non hanno bisogno di una distribuzione fisica e la rete appare perfetta per disintermediare e abbattere i costi di transazione. Le compagnie aeree - specialmente low cost - non ne possono fare a meno. E le organizzazioni alberghiere più estese e standardizzate ne traggono chiarissimo giovamento. Dall'altra parte, il pubblico si trova nelle condizioni di poter accedere a una quantità incredibile di informazioni. Trova suggerimenti e consigli di altri viaggiatori che, anche grazie a strumenti di enorme successo come Tripadvisor, indirizzano la domanda verso le destinazioni e le offerte meglio recensite. Anche se, come spesso succede con la rete, non è facile distinguere tra i consigli avvertiti e quelli superficiali. Il marketing delle offerte turistiche, che si era appena adattato all'impatto quantitativo della circolazione delle informazioni in rete, scopre di dover fare un ulteriore salto di qualità. Anche perché la bellezza e la diversità di esperienze che si possono vivere viaggiando non si valorizza nel calderone dell'information overload: per questo, la nuova fase di sviluppo delle relazioni tra rete e turismo è protesa verso la profondità e la qualità. Conoscere la rete, anche per chi si occupa di offerta turistica, è dunque una necessità. Ma conoscerla significa anche agire: cioè adattarsi alle caratteristiche delle piattaforme standard e, contemporaneamente, cercare di innovare costantemente, il che per il turismo significa quasi sempre coltivare una propria unicità. Questo obiettivo, a sua volta, dipende dalla capacità dell'offerta di sviluppare una relazione autentica con il pubblico.

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