martedì 6 ottobre 2009

TWITTER PER I RELATORI PUBBLICI

Dal sito Ferpi un estratto di un articolo molto utile sull'utilizzo corretto di Twitter


Dopo il blog, dopo Facebook, come i professionisti delle Rp possono usare con profitto Twitter per distribuire le proprie notizie? Abbiamo chiesto ad Aurora Ghini, blogger e community manager di Style.it, portale di Conde Nast, di suggerirci come familiarizzare con questo strumento e usarlo proficuamente nel nostro lavoro.


Twit… che?
Questa definizione è molto chiara: Twitter è una rete e un servizio di microblogging che permette agli utenti di
tenersi in contatto tramite brevi messaggi di testo. Per saperne di più, potete scaricare questo ebook scritto in italiano, perfetto per capire che cos’è Twitter e come funziona:http://www.geweb.org/guida-gratuita-twitter
Il target – Per chi si scrive
E’importantissimo definire quale sarà il vostro target, nel caso nostro i giornalisti. Così comincia la caccia ai famosi followers, quelli che poco a poco si abboneranno al vostro flusso di notizie perché giudicano che le informazioni che condividete sono degne di interesse....
...Segmentare il target non ha molto senso, con un tweet di qualità si possono raggiungere molte persone: giornalisti si, ma anche opinion leader, blogger, appassionati e amici. Quello che porta Twitter sono i feedback, cioè la ripresa della notizia, ed è proprio questo il potere dello strumento, peccato limitarsi in un contesto nel quale la condivisione viene sempre premiata.
Come si scrive
...L’importante è ricordarsi che per quanto si tratti di lavoro, Twitter ha un linguaggio e un meccanismo amicale, non è austero e “pomposo”. E’ molto più ciarliero. Forse lo stile colloquiale dei tweet influenzerà alla lunga il modo di scrivere un comunicato stampa.


Alimentare il flusso di notizie.
...Conviene selezionare all’interno della propria struttura la persona che seguirà, aggiornerà e alimenterà il flusso di notizie per creare una continuità di news. Ma non solo, dovrà osservare le notizie che sono state riprese (feedback) e magari analizzarle e vedere come si traduce questa ripresa: un articolo online, un articolo su carta o la molto ambita diffusione virale su internet. Il silenzio deve anch’esso essere interpretato. Comunque se ci vuole tempo per installarsi ed essere ascoltato, non può in nessun modo essere una ragione per non cominciare.

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