sabato 3 aprile 2010

QUALCUNO FERMI KLAUS DAVI...

Di seguito riporto l'estratto di un articolo pubblicato su Italia Oggi e ripreso dalla FERPI in merito ad alcune tecniche non propriamente professionali per far parlare dei propri clienti. Buona Lettura!

Qualcuno fermi Klaus Davi. L’agenzia di comunicazione fondata e presieduta dal massmediologo, infatti, sta bombardando le redazioni di informazioni dall’attendibilità incerta, con uno stratagemma a dir poco stupefacente. E il bello è che giornali e tg abboccano, eccome se abboccano.
Ultima news della serie, quella secondo cui George Clooney, stanco di Elisabetta Canalis, non farebbe altro che giocare al poker on-line. La notizia è stata ripresa dalle agenzie stampa del 28 marzo (per esempio, Adnkronos delle ore 17,52), poi con ampio risalto dal web (dai portali Libero e Kataweb ai siti, tra gli altri, di Repubblica.it, Corriere.it, Il Messaggero.it, Il Mattino. it), fino alle versioni cartacee dei quotidiani del 29 marzo: Corriere della Sera, addirittura apertura di pagina 39 e pezzo su sei colonne, e poi, tanto per citarne alcuni, Messaggero, pag. 15, La Stampa, pag. 42.
La tecnica di comunicazione adottata da Klaus Davi è la seguente: nel comunicato diffuso e inviato alle redazioni si attribuisce la notizia a un media estero (tanto chi si prende la briga di verificare), e poi si parla sempre di «voci dei bene informati», «amici che avrebbero confidato», tutte indiscrezioni che vengono riprese «secondo quanto pubblicato dal Metropolitan Post». Un bel nome, che suona internazionale e dà autorevolezza al tutto. MetropolitanPost.com, tuttavia, altro non è che un giornale on-line italiano, dove sono pubblicate solo notizie riferibili alla Klaus Davi. Tanto che il dominio di quel sito (www.metropolitanpost.com) è stato registrato da Comunicazione Democratica, un’organizzazione il cui admin è Sergio Klaus Mariotti, cioè il vero nome di Klaus Davi.
Davi, quindi, utilizza la notorietà dì grandi personaggi, che difficilmente si abbasseranno a smentire le notizie, e affianca la loro celebrità a brand di cui lui segue, o vorrebbe seguire, la comunicazione. Questa è una sua vecchia tecnica, che ogni tanto usa ancora, e che i giornalisti, ormai, conoscono...

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