Ragazzi segnatevi questa intelligente osservazione del boss di Google Italia: "sul mobile non si registra quel calo di richieste nel fine settimana che è invece tipico degli utenti di pc. Anzi, nel week end l’uso del mobile aumenta"... Se a questo ci aggiungiamo la crescente diffusione degli smartphone... il finale è presto scritto.
Michele
Tratto da Repubblica.it
Sale la febbre da mcommerce anche in Italia. E sale grazie alla convinzione, suffragata da cifre, che la pubblicità «mobile» sia il fattore di crescita più importante di tutto il complesso mondo dell’adverstising digitale. I sintomi della febbre si moltiplicano. L’ultimo è quello annunciato da Google Italia che ha organizzato per oggi lunedì 26 a Milano, alla Triennale, un workshop dedicato proprio a questo. Registrando un successo di adesioni non indifferente, visto che si tratta di un incontro di lavoro tra "professionals" del settore. Settore che ha risposto in massa: sono già oltre 500 le adesioni e si tratta ceo e cio, responsabili marketing, "decision makers" ed executive aziendali di alto livello di grandi e medie società che operano in Italia: finanza (Bpm e Unicredit, Mediobanca, American Express e Axa), editoria (Mondadori, Espresso, 24Ore), giochi (Lottomatica, Sisal, Bwin), servizi pubblici (Enel e Fs ), ovviamente le telecom (Telecom Italia, Fastweb, Vodafone) oltre ai grandi marchi del consumo. Luxottica, L’Oreal, Prenatal, Sony, Fiat, Heineken, Heinz, Costa Crociere. E l’elenco è ancora lungo.
I numeri che hanno innescato la febbre raffigurano la crescita dei ricavi del settore. «La proiezione sull’intero 2011 dei dati attuali stima per la pubblicità "mobile" un peso nei conti globali di Google circa un miliardo di dollari spiega Stefano Maruzzi, country director di Google Italia Ancora poco se si pensa che i ricavi pubblicitari complessivi di Google sono sui 28 miliardi di dollari, ma è la velocità di sviluppo a impressionare. Unita alle rilevazioni sulle abitudini degli utenti, che usano sempre di più i dispositivi mobili rispetto ai pc». Secondo i dati in possesso di Google infatti il momento culmine per le ricerche impostate da pc è intorno alle tre del pomeriggio, quindi in una fase di pausa della attività lavorative, mentre quello da mobile è alle 8 di sera, quindi da casa, in una condizione di maggiore relax e concentrazione, e togliendo crescente spazio alla tv. «In più sottolinea ancora Maruzzi sul mobile non si registra quel calo di richieste nel fine settimana che è invece tipico degli utenti di pc. Anzi, nel week end l’uso del mobile aumenta».
Questo spiega l’interesse delle aziende, e spiega anche perché a dispetto delle premesse le telecom mobili stiano ormai da tre settimane sfidandosi nell’asta per le nuove frequenze per la banda larga mobile, facendo già lievitare il valore della gara oltre i 3,5 miliardi di euro.
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mercoledì 28 settembre 2011
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