Questa è una vecchia storia,. Nell'articolo si domandano il perchè la Rai fatichi a vendere la pubblicità... Secondo me dipende sempre e comunque dalla proposta editoriale che viene inserita all'interno dei palinsesti. Credo che escludendo il target donna r.a. (50-70 anni) ben presidiato da Antonella Clerici e dalle struggenti fiction made in italy, ci siano dei vuoti clamorosi nell'offerta di format televisivi.
Utilizzereste mai la Rai per promuovere la Smemoranda o la nuova collezione H&M?
Michele
Non si arresta l’emorragia di ricavi pubblicitari della tv pubblica. La Sipra ha perso qualcosa come 250 milioni per mancate inserzioni, il dato arriva da due fonti di colore diverso, Repubblica e Libero. Per questo motivo si fa una gran fatica a chiudere un bilancio in pareggio nonostante i faraonici tagli al budget approvati dalle ultime gestioni (compresa quella del direttore generale Lorenza Lei). La Rai taglia, spende sempre meno, ma fra l’evasione del canone e il calo della pubblicità il risultato finale è comunque in rosso.
Se nel 2000 le entrate pubblicitarie Sipra erano il 60% di quelle Publitalia ora siamo scesi al 40%, la ragione sta anche nella preferenza degli investitori per i target più pregiati dell’auditel, ma la responsabilità non può essere solo lì. Se è vero che la media sul “target commerciale” 15-64 anni è inferiore di 4 punti percentuale in favore di Mediaset rimane evidente la sproporzione nei ricavi da pubblicità. Se il mercato arretra la Rai ci rimette, il Biscione no. Perché?
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mercoledì 11 gennaio 2012
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