In questi giorni è onair il nuovo spot 2012 della Coca - Cola: "Ceniamo insieme". Sono molto combattuto nel fornire un giudizio su questa strategia di marketing adottata dalla famosa multinazionale di Atlanta. Da un lato credo sia lodevole cercare di spingere il consumo del prodotto in un contesto diverso da quello del "party" o della "bibita fresca" tentando di introdurre la Coca-Cola come elemento indispensabile della nostra cena e continuando nell'opera di glocalizzazione del brand che punta tutto sulla tradizione italiana del "cenare insieme". Dall'altro capisco anche chi come il blog Intravino scrive: "lasciateci perdere, innaffiare di Cocacola le nostre tagliatelle, gli
spaghetti con le vongole, il risotto ai porcini, la coda alla vaccinara,
la pasta e fascioli e l’abbacchio a scottadito è un crimine contro l’umanità previsto dalla Convenzione di Ginevra."
Michele
Michele
Che il blog intravino veda un intervento di lesa maestà l'accostare la coca-cola ad un mangiare "serio" è del tutto comprensibile e perfettamente d'accordo con la logica del non comprendere le leve del marketing (specificatamente quello della coca-cola. Sarà, forse, perchè in Italia il marketing è fatto da ex agenti divenuti ex direttori commerciali che per potere divinatorio del proprietario sono diventati "direttori marketing"? Il marketing della coca-cola è marketing vero: in Italia (e in molti altri Paesi) pochissimi lo fanno e ancora meno lo capiscono (basta guardare le sempre più banali pubblicità delle automobili per rendersene conto).
RispondiEliminaTrovo che sia perfettamente azzeccato sfruttare l'immagine di Simone Rugiati (chef giovane, sempre più in video e sempre più vulcanico nella sua simpatia e competenza culinaria) facendo leva sulla "cucina" (intesa come movimento che riscuote sempre maggior interesse nel pubblico allargato) al fine di avvicinare la coca-cola al mondo di tutti i giorni e al consumatore che vive la sua quotidianità ordinaria. Uno spot molto più azzeccato dei classici di Natale o altri che davano un'immagine della coca-cola (quello precedente della massaia ha avvicinato il prodotto al concetto sviluppato da "Ceniamo insieme") molto ingessata sulla bibita e su un asettico smart ... come tante altre. Ma la coca-cola non è come le altre, infatti dimostra che si sposa anche con la tavola.
Azzeccato anche il "Ceniamo insieme" che apre lo scenario della sera ... che si comiuga con la vitalità del pranzo apparecchiato e servito con un sorriso. L'elemento del camion personalizzato dà dinamicità e familiarità allo spot (anche un formaggio lo utilizza con successo per uno spot molto più banale ma diretto e convincente).
Trovo che con questo spot, coca-cola abbia "avvicinato" il proprio consumatore ad un nuovo modo di "far sua" una coca-cola che è già nel suo mondo abituale. Onore al merito e alla creatività poiché la coca-cola ha obiettivi diversi (più difficili da raggiungere) da quelli di un prodotto che deve farsi conoscere.
Roberto Fiore via Linkedin