Eh già.. parlare ai teen (gli inafferrabili) è sempre molto complicato per le aziende e molte volte per conquistare le loro attenzioni e costruire una sorta di crew attorno al brand si rischia di infastidire i genitori. Ecco quello che è successo a Victoria's Secret.
Michele
Dopo le polemiche per la decisione di far sfilare in passerella Karlie Kloss con un copricapo originale dei nativi americani in occasione del Victoria's Secret Fashion Show 2012, il brand di lingerie a stelle e strisce finisce di nuovo nell'occhio del ciclone per l'ultima campagna pubblicitaria della sua linea giovane Pink. Puntando ancora una volta su una scelta di comunicazione spregiudicata e sexy, Victoria's Secret ha infatti deciso di promuovere la nuova collezione PE 2013 utilizzando il claim Bright Young Things (un modo di dire difficilmente traducibile, ma che nel contesto specifico può essere inteso come un invito a cogliere il fiore della giovinezza), scatenando le ire dei genitori USA, che hanno lanciato una petizione su Facebook per far ritirare la linea dai negozi. Sui vari pezzi che compongono la collezione, infatti, si leggono scritte del tipo Wild, Feeling Lucky, Call Me, Sexy Little Geisha, Pink Loves Consent, Kiss Me, che mamme e papà americani hanno ritenuto assolutamente inadatti al pubblico giovane al quale si rivolgono. (...)
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giovedì 28 marzo 2013
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