Prima o poi doveva succedere... per carità non è ancora niente di certo però non credo che Bizz ed Evan resisteranno a lungo alla tentazione. Mi resta solo la speranza che vengano studiate forme di pubblicità diverse dal solito banner, maggiormente interattive e non semplici "consigli per gli acquisti".
Michele
Che i social network attirino decine e, in alcuni casi, centinaia di milioni di persone l'abbiamo capito: la diffusione dei dispositivi che ci permettono di essere collegati 24 ore su 24 non fa altro che espandere questo fenomeno. Il "problema" nasce quando un popolare servizio di social network, nel caso specifico Twitter, cerca di monetizzare la propria diffusione.
Fino ad oggi il popolare servizio di "cinguettii" è rimasto completamente libero da banner pubblicitari, dando spazio ai soli utenti. Secondo quanto riporta il Financial times, però, questo momento potrebbe presto finire. Twitter dovrebbe, secondo quanto riporta la fonte, piegarsi al vil denaro, lasciando così spazio a inserimenti pubblicitari al fine di incrementare le entrate nelle casse societarie.
Twitter al momento conta oltre 300 milioni di utenti, circa la metà di Facebook: questa proporzione non trova però conferma quando si analizzano le entrate pubblicitarie. Il social network fondato da Zuckerberg dovrebbe fatturare quest'anno circa 3 miliardi e mezzo di dollari, mentre Twitter "solo" 100 milioni. Tra i molteplici motivi c'è sicuramente da ricercare la politica sempre molto "pulita" portata avanti da Bizz Stone e Evan Williams (i fondatori di Twitter) che solo in rari casi si sono dedicati a forme pubblicitarie.
Un precedente, piuttosto pericoloso, è datato lo scorso Marzo: in occasione della sua applicazione per iPhone, twitter aveva anche dato il via agli inserimente pubblicitari, sotto forma di banner. Una mossa non passata inosservata agli utenti che, anzi, si sono sollevati in rivolta minacciando un abbandono in massa. Il dietrofront dell'azienda non si è fatto attendere, con tanto di scuse.
Una formula pubblicitaria che twitter ha invece applicato da tempo e con buon successo, invece, è quella che prende il nome di "promoted tweets". La possibilità di scrivere un messaggio che non sia più lungo di 140 caratteri è la caratteristica su cui twitter è nato: i promoted tweets sono informazioni fornite dalle aziende circa eventuali prodotti o offerte. E sulla falsa riga sono anche nati i "promoted accounts", veri e propri account con cui le aziende comunicano.
Queste particolari forme pubblicitarie non sono però sufficienti a soddisfare le esigenze e le aspettative societarie che intendono così, almeno secondo le ultime indiscrezioni, aprire il popolare social network alla forma pubblicitaria più utilizzata sul web: il banner.
Sarà interessante allora vedere quale risposta daranno questa volta gli utenti: twitter è, per sua natura, fondamentalmente e drasticamente differente da Facebook. La sua esperienza di utilizzo potrebbe, pertanto, venir minata pesantemente dalla presenza di banner.
Un elemento da considerare riguarda però l'integrazione che il popolare social network troverà all'interno di iOS 5: come abbiamo avuto modo di osservare in occasione della preview, infatti, twitter sarà il social network di riferimento nella nuova versione del sistema operativo per iPhone
Fonte: HwFiles
martedì 28 giugno 2011
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
I più letti negli ultimi 30 giorni
- Nel programma sono presenti inserimenti di prodotti a fini commerciali...
- KOTLER E IL MKTG IN QUESTO PERIODO DI BURRASCA
- IL FORUM DELLA COMUNICAZIONE DIGITALE
- COME ESSERE UN SUPERBRAND
- DANIEL SWAROVSKI: LA FAVOLA DI CRISTALLO
- SEARCH MARKETING IN PERIODO DI CRISI
- IL NUOVO RUOLO DELLE RP NELLE RELAZIONI DIPLOMATICHE
- SPOT VIVIDENT: CASUALITA' O PLAGIO?
- BARILLA INSEGNA IL MARKETING AGRO-ALIMENTARE
- IL MARKETING NOSTALGIA DI KINDER
Nessun commento:
Posta un commento