mercoledì 15 febbraio 2012

SUPERENALOTTO: SPOT A CONFRONTO

In questi giorni è comparso in Tv uno spot tipicamente italiano nel quale un manipolo di persone estremamente felici e spensierate (alla faccia della crisi) dichiarano la loro voglia di sognare invitando inplicitamente tutti noi a recarci in ricevitoria per tentare la forunta e cambiare così la nostra vita.
Non voglio entrare nel merito degli aspetti sociologici fuorvianti che una pubblicità di questo genere può portare ma mi limiterò a confrontare questo spot con quello realizzato nel 2009 per lo stesso prodotto.
Noterete come ci sia una sostanziale differenza nello stile creativo sceltto dall'azienda e vi chiedo: E' possibile che per parlare agli italiani si debba ricorrere sempre ad un mood creativo così pop? L'ultimo spot non è tremendamente uguale a quelli proposti da Che Banca? Perchè l'ottima creatività proposta nel 2009 non ha avuto il successo sperato? 
Michele

SPOT 2009

 
SPOT 2012

2 commenti:

  1. Michele, probabilmente in questa scelta gioca molto il target medio del superenalotto, ma forse anche la condizione storica attuale, in cui molte certezze (economiche) sono scomparse, e un messaggio banale e rassicurante funziona meglio.

    Concorso che lo spot è un po' troppo nazional-popolare e, in un certo senso, fuorviante.

    Davide Dal Colle via Linkedin

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  2. Capisco le esigenze dei pubblicitari, però lo spot lo trovo veramente denigrante, in particolar modo per il tipo di prodotto proposto. Sembra quasi che, visto il periodo storico, il gioco possa essere l'unica soluzione per realizzarsi, sinceramente lo trovo di cattivo gusto.... Ribadisco di capire le esigenze del mercato e del target di riferimento, però il messaggio che viene comunicato lo trovo molto negativo.
    Andrea Romanelli via Linkedin

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