Quante volte ci siamo trovati immersi in eventi dal programma decisamente troppo fitto oppure in altre situazioni un cui il caos regnava sovrano? Gianluca Abbadessa ci spiega su Marketing Journal come la gestione del tempo sià un aspetto cruciale per migliorare in positivo l'esperienza di ogni singolo partecipante.
Michele
Una delle principali preoccupazioni di un qualsiasi organizzatore di eventi è quella di riempire il tempo con sessioni e di evitare lamentele da parte dei partecipanti, che per essere lì in quel momento hanno dovuto pagare e spostarsi per raggiungere la location dove si terrà l’evento. In realtà, lasciare del tempo libero ai partecipanti, un intervallo dai dieci ai trenta minuti, per poter conversare tra di loro, scambiarsi opinioni sulle presentazioni appena terminate, è di fondamentale importanza per migliorare l’esperienza del partecipante (...)
Favorire la partecipazione vuol dire anche innescare dinamiche non direttamente controllate dagli organizzatori: in questo le non-conferenze, caratterizzate da una bassa o inesistente formalità, dalla scelta di location atipiche, dall’assenza di un approccio top-down tipico delle conferenze tradizionali con speaker/palco e spettatori divisi tra di loro, possono insegnare molto su quanto sia importante il contributo che ogni partecipante, in modo indistinto, può dare all’evento stesso.(...)
Paul Ingram e Micheal Morris della Columbia University hanno pubblicato nel 2008 una ricerca davvero interessante in cui si attesta quanto i maggiori desideri dei top manager aziendali che partecipano ad un evento siano quelli di conoscere persone le più diverse possibili (...)
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martedì 14 febbraio 2012
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