giovedì 23 maggio 2013

DOVE C'E' BARILLA C'E' CASA O IL FAST FOOD?

Se fino a ieri "casa" era la risposta spontanea e naturale a questa domanda in futuro saremo costretti a rispondere entrambe le cose. Ebbene si, in nome di più che giustificabili e comprensibili strategie aziendali (le previsioni di fatturato parlano da sole) lo storico marchio italiano camminerà a braccetto con il re del "fuori casa": Mr. Mc Donald's. Perchè ne parlo in questo blog? Perchè mi sto mettendo nei panni di chi (ufficio marketing e comunicazione.... ndr) dopo anni, anzi decenni, di lavoro e impegno nella costruizione di un preciso posizionamento di marca si ritroverà a ricostruire la brand equity e (spero di sbagliarmi) l'affetto dei consumatori.  A loro va il mio più sincero in bocca al lupo!
Michele 

Per i puristi del cibo made in Italy McDonald's e Barilla rappresentano il diavolo e l'acquasanta, eppure hanno appena deciso di lavorare assieme. Gli emiliani forniranno alla multinazionale del fast food la loro celebre pasta e così nel tempio della ristorazione veloce si potranno ordinare piatti preparati con le pennette Barilla. Per avere subito le dimensioni del business basta dire che da qui alla fine del 2013 le previsioni di vendita delle insalate di pasta toccano quota 2 milioni. E se tutto filerà liscio l'intenzione dell'inedita abbinata italo-americana è di estendere l'accordo al resto d'Europa, cominciando dai Paesi legati alla dieta mediterranea come Francia, Spagna e Portogallo. La strana alleanza tra uno dei marchi più prestigiosi del cibo italiano e l'icona della ristorazione yankee è un evento che va ben al di là dei pur importanti aspetti commerciali. Si tratta di due mondi che entrano in contatto: la qualità e la velocità, la tradizione e la modernità.
Dietro questa scelta che è destinata sicuramente a far discutere il made in Italy «aristocratico» si intravedono le rispettive strategie dei due gruppi, gli emiliani di Parma che vogliono crescere internazionalizzandosi sempre di più e gli americani di Chicago che vogliono italianizzarsi, aprirsi alla straordinaria cultura culinaria del Paese che li ospita. Spiega Roberto Masi, amministratore delegato di Mc Donald's Italia: «In passato siamo stati descritti come la quintessenza della standardizzazione internazionale, adesso vogliamo invece avvicinarci ai gusti, ai sapori e alle abitudini italiane. Lo facciamo in molti dei Paesi in cui siamo presenti ma in Italia ci crediamo di più perché abbiamo la fortuna di poter dialogare con l'eccellenza dell'industria agro-alimentare»(...)
Fonte corriere.it

1 commento:

  1. E chi lo dice che la Barilla sia l'acquasanta? In realtà rappresenta un pò il peggio del made in Italy in quanto a qualità media dei prodotti soprattutto da un punto di vista salutistico. Questa tanto sbandierata campagna di cobranding è una delle tante trovate per dare una spennellata di tradizione e genuinità al cibo trash per eccellenza ed all'immagine ormai totalmente svilita dei fast food semplicemente affiancando un prodotto "italiano" (verificate le quantità di grano nazionale presente nei prodotti della sopracitata azienda) al classico mangia e fuggi by America. Preoccuparsi poi di come ricostruire la brand equity e l'affetto dei consumatori, mi sembra proprio ridicolo!
    Io credo che sia ora soprattutto da parte dei pubblicitari e degli operatori di marketing di iniziare a smetterla con i flasi slogan, le false promesse, il rebranding ed il riposizionament tout court delle aziende e tutto quanto si possa fare per ingannare le persone che in primis sono cittadini poi magari anche fruitori di prodotti. Siete ormai semplicemente paleolitici.
    Se il marketing è ingannare, W il passaparola!

    RispondiElimina