Di Giancarlo Panico via www.ferpi.it
Chi è un opinion leader? E’ una domanda che fino a qualche anno fa aveva una risposta abbastanza scontata: un politico, un sindacalista, editorialisti della carta stampata, l’ospite di un talk show, responsabili di movimenti e associazioni, professori universitari… gente, insomma, che aveva un qualche potere su gruppi di persone più o meno grandi. Con Internet e la diffusione dei social media le cose sono cominciate a cambiare e da qualche tempo, nelle nostra analisi, inseriamo i blogger, i web journalist più influenti e cerchiamo di capire chi è più o meno influente attraverso il web rispetto alle categorie del passato.
I primi dieci anni di questo nuovo secolo, gli anni zero, e più in particolare gli ultimi tempi hanno cambiato le carte in tavola, complicando notevolmente il lavoro di chi fa comunicazione e relazioni pubbliche. Con la rapida diffusione dei social network e con la loro disponibilità in mobilità che, attraverso gli smartphone, ci fa essere “always on”, capire e individuare chi sono gli influenti, coloro che fanno opinione, inizia a diventare il vero problema per le organizzazioni e, soprattutto, per chi è responsabile delle attività di comunicazione.
L’ultima provocazione ci viene da uno spot del nuovo telefonino di Samsung (da vedere più in basso) che consente di essere sempre connessi alle proprie community online e, comunque, di esercitare il proprio “diritto di commento” in qualsiasi momento che si chiude con una affermazione: siamo tutti influenti!
Una provocazione? Forse, perché – stando almeno a ricerche, dati e numeri recenti – i mainstream media, capeggiati dalla tv, la fanno ancora da padroni nell’orientare le opinioni dando voce a persone più o meno note, dalla politica allo sport.
Ma le cose stanno cambiando e anche molto rapidamente. Chiunque utilizza il web e soprattutto chi ha un occhio propenso a valutare i nuovi fenomeni sociali, si sarà accorto che, negli ultimi mesi, i consensi (espressi con i tasti “like” o “mi piace”) e i commenti sul web crescono esponenzialmente. Ormai sono presenti dappertutto e anche i siti dei grandi quotidiani si sono aperti alla possibilità di commentare gli articoli: una rivoluzione, dal momento che chi legge i giornali online è di gran lunga in numero maggiore a chi acquista la versione cartacea. Ovviamente non tutti hanno potere di influenza ma la novità è che le community sul web si stanno consolidando, diventano degli spazi dove i navigatori tornano di frequente, seguono i dibattiti, esprimono opinioni.
Niente di nuovo di cui abbiamo parlato più volte su questo sito dando voce anche ad alcuni dei maggiori esperti del nostro Paese: Italo Vignoli, Nicola Mattina, Vincenzo Cosenza, Marco Massarotto. La cosa nuova, interessante, è che in queste community si parla di prodotti, ci si scambia consigli d’acquisto, ci si confronta sulla politica, sui fatti quotidiani. Se è vero, come sostiene Edelman da ormai tre anni nel suo Trust Barometer, che la persona di cui ci fidiamo di più è il nostro vicino, bisogna rivedere – e anche rapidamente – le nostre idee su chi sono gli influenti. Perché oggi il nostro vicino, la persona di cui ci fidiamo, è sempre di più il nostro “amico di web”, colui con cui si condivide, si parla, si tagga, si commenta ogni giorno.
Anche il nostro sito, strutturato per far interagire i suoi navigatori, nonostante lo scetticismo di alcuni, da un po’ è andato a regime e abbiamo una community di professionisti che sistematicamente si ritrova in questo spazio, esercita il proprio diritto di opinione e se ne fa attingendo ai commenti di altri. Sono emersi anche alcuni opinion leader che vengono seguiti dagli altri (sono d’accordo, mi piace quello che dici, etc…).
L’azienda coreana, stavolta ci ha azzeccato! Sul web, molto più che in passato (perché il fenomeno non è nuovo), ci sono i “nuovi influenti”, coloro che anche in piccole community, come possono essere i gruppi di amici su Facebook, iniziano ad essere qualcosa in più di semplici commentatori, sono diventati influenti e alcuni addirittura opinion leader.
Nell’unico dizionario delle Rp stampato in Italia (quello in appendice al libro Governare le Relazioni di Toni Muzi Falconi) si legge: gli influenti sono soggetti, non necessariamente consapevoli e neppure particolarmente interessati alla relazione con l’organizzazione, che questa ritiene influente sul raggiungimento dei propri obiettivi, sia perché capaci di orientare le variabili (issue), sia perché capaci di orientare le opinioni (opinion leader) dei destinatari finali.
martedì 5 ottobre 2010
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