Michele
Ecco i punti di forza secondo la recensione di Socialware:
- Comunicazione azzeccata nel tono e nel design, anche nei dettagli
- Semplicità estrema della User Experience: provate a crearvi una pagina per capire
- L’utilizzo di un efficace e “blindato” sistema di Parental Control: il genitore deve autorizzare la registrazione del bambino (mediante la sottoscrizione di una mail apposita), e configurare un proprio account separato con una serie di dati che il bambino non può modificare. Deve anche inviare un documento oppure un pagamento di 1 euro con Paypal: io volevo crearmi un account di prova ma mi sono dovuto bloccare, per intenderci! Il bambino non autorizzato dai genitori non può aggiungere amici, ad esempio.
- Funzionalità da social network (profilo personalizzabile, messaggi, amici) ma contenuti adatti al target (navigate tra i cosiddetti “kidget”, ovvero widget per bambini, per capire quello che intendo)
- Localizzazione del servizio già in 3 lingue: italiano, inglese, francese. Si rivolge quindi già a un pubblico molto ampio e può quindi fare la giusta economia di scala
- Business model intuibile e con buone potenzialità: advertising di prodotti per bambini e soprattutto tanti “kidgets” sponsorizzati (esempio: Lego) per arricchire il proprio profilo, così come hanno insegnato le apps di Facebook. Inoltre, pagine per brand o istituzioni che vogliono intercettare quel target (es: Giffoni)
sulla semplicità dell'user experience ho forti dubbi... e anche i contenuti sono noiosissimi...
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