Per tutti gli amanti della filosofia "una buona strategia parte sempre da una buona analisi" ecco il libro che fa per voi.
Michele
È dai dati, dai numeri che è possibile capire il marcato, i suoi bisogni, le sue esigenze
Il primo passo, quindi, è quello di
raccogliere i dati. E per raccogliere i dati è necessario ascoltare
quello che la gente dice. Ormai i tempi delle interviste, dove comunque
il soggetto era condizionato dal contesto (il fatto di “subire”
un'intervista), sono pressoché terminati. I consumatori si muovono su
altri canali diversi dai tradizionali.
Oggi non si parla più nei bar, nei
caffè, nei ristoranti. Non si chiacchiera più al telefono o nel salotto
di casa. Non si scrivono più lettere cartacee.
Sempre di più i consumatori, di
qualsiasi età e livello sociale esprimono i loro pareri, le loro
esigenze, i loro disappunti e le loro soddisfazioni attraverso il Web.
Siti Web, social network, blog, brulicano di interventi degli utenti.
Molti siti di e-commerce richiedono ai propri clienti pareri e opinioni
su prodotti e fornitori. Il tutto si traduce in una quantità
impressionante di informazioni, qualcosa di impensabile probabilmente
solo all’inizio del millennio.
A questo punto il problema è quello di
rintracciare questi dati, di organizzarli, strutturarli e interpretarli.
Paradossalmente il rischio che si corre quando i dati sono troppi e non
strutturati è che risultino inutili.
A questo punto la domanda che sorge
spontanea è come si possa ascoltare la Rete in modo appropriato, come si
possano da essa estrapolare dati significativi per il proprio business
e, soprattutto, quanto costa tutto questo?
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