La Nutella non se la passa molto bene negli States, dove Ferrero si è beccata una multa molto salata per pubblicità ingannevole. Tutto questo mi fa pensare che ancora una volta il contenuto di un messaggio pubblicitario vale, nel bene e nel male, molto di più della forma o della "pressione" con le quali viene comunicato.
Michele
In America a nudo l'apporto calorico della Nutella. Lo spot televisivo
presentava la crema alla nocciola nota in tutto il mondo come
"nutriente" e "salutare", "parte di una colazione equilibrata e sana",
ma ogni due cucchiaini sono 200 calorie di cui la metà grassi. Per la
signora Athena Hohenberg, mamma di San Diego, l'apporto calorico e la
quantità di grassi saturi della Nutella sono stati una vera e propria
scoperta, tanto da sentirsi ingannata dalla pubblicità. la signora, madre di una bimba di quattro anni, infatti, aveva acquistato
e dato da mangiare il prodotto alla figlia convinta dallo spot di avere
scelto un prodotto sano. Si è rivolta al giudice, è stata affiancata da
molti altri genitori, trasformando così la vicenda in due class action
contro la filiale americana della Ferrero. Il giudice ha quindi
condannato l'azienda a pagare 3milioni di dollari per pubblicità
ingannevole (...)
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giovedì 3 maggio 2012
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